Scopri come proteggere i dati sensibili e personali sul tuo hard disk con le migliori pratiche di sicurezza. Segui i nostri consigli per garantire la massima protezione dei tuoi dati personali e aziendali.
Nel mondo digitale odierno con la crescente minaccia di malware, hacker e furti di informazioni, la protezione dei dati personali è diventata una priorità assoluta. E’ fondamentale e nelle attività professionali dovuto per legge, proteggere le informazioni sensibili che si tratti di informazioni personali, documenti aziendali, progetti creativi o foto private. Assicurare la sicurezza e la privacy dei dati implica l’adozione di strategie per la protezione da accessi non autorizzati, furti o danneggiamenti accidentali.
In questo articolo, esploreremo diverse strategie pratiche ed efficaci per la sicurezza dei dati che utilizziamo quotidianamente, fornendo una guida che si rivolge sia a utenti esperti che a un pubblico meno avvezzo alle problematiche tecniche.
Ho raccolto quanti più punti di vista possibili sull’argomento e, se ne avessi dimenticato qualcuno, vi invito a suggerirmelo via email o lasciando un commento in modo da aggiungerlo a quella che nelle mie intenzioni deve diventare una lista il più completa possibile delle attività da prendere in considerazione per la protezione dei dati sensibili o ,emo che siano.
I paragrafi a seguire daranno una idea d’insieme, magari soddisfacente per chiarirsi le idee o suggerire spunti nuovi. Vi invito ad approfondire quegli aspetti che considererete più funzionali alle vostre esigenze. Da parte mia, per ogni aspetto trattato, inserirò dei link di approfondimento che giudico utili e, se me ne suggerirete di ulteriori, prometto di aggiungerli all’elenco.
Parleremo, tra le altre cose, di:
- Pratiche sicure: Adottare semplici ma efficaci abitudini per ridurre il rischio di attacchi informatici e mantenere i dati al sicuro.
- Crittografia: Scoprire i segreti della crittografia e come utilizzarla per trasformare i dati in un codice indecifrabile per gli hacker.
- Backup: Imparare l’importanza dei backup regolari e come creare un piano di ripristino in caso di perdita o danneggiamento dei dati.
- Software di sicurezza: Esplorare alcune soluzioni di software antivirus, anti-malware e firewall per proteggere i nostri hard disk e non solo dalle minacce.
In sintesi, dovremo attuare delle strategie di salvaguardia per la longevità dei nostri dischi. Dovremo seguire un piano di Manutenzione preventiva che implica pulizia e controllo.

Argomenti trattati
Minacce ai dati sensibili
I dati sensibili, come informazioni finanziarie, password, dati sanitari o documenti personali, sono bersagli ambiti per i malintenzionati. Le principali minacce includono:
Guasti hardware
I difetti fisici o i malfunzionamenti di un hard disk possono comportare la perdita, a volte definitiva, dei dati. Per questo motivo, è essenziale adottare misure preventive per garantire la sicurezza delle informazioni archiviate.
Una buona pratica per ridurre la probabilità di guasti è eseguire regolarmente attività di manutenzione e controllo. Queste operazioni possono essere svolte manualmente o, in alternativa, automatizzate grazie a software che consentono di programmare gli interventi necessari.
Per approfondire l’argomento, ti rimando a un articolo specifico: Come estendere la durata di vita del tuo hard disk
Malware
Software dannoso come virus, worm, trojan, ransomware e spyware possono crittografare i dati, rubarli o renderli inutilizzabili.
Particolarmente rischioso per le attività di business è il Ransomware; un tipo di malware che blocca l’accesso ai dati e richiede un riscatto per sbloccarli. Nel seguito approfondiremo la conoscenza con i software che ci aiutano a proteggerci da queste minacce.
Attacchi hacker
I pirati informatici possono infiltrarsi nei sistemi per rubare dati o installare malware. Le strategie di controllo degli accessi aiutano a tenerli fuori dai nostri sistemi.
Furto fisico
Un hard disk rubato può essere facilmente accessibile ai malintenzionati.
Pratiche di sicurezza quotidiane
Oltre a software e soluzioni specifiche, per aumentare il grado di sicurezza dei dati è fondamentale adottare pratiche di sicurezza quotidiane. Queste attività possono essere svolte da chiunque, indipendentemente dal livello di esperienza: bisogna solo essere armati di pazienza e non è necessario acquistare nulla. Si potrà anche pensare a qualche software, gratuito o a pagamento, per farci risparmiare tempo.
Password robuste
Una pratica fondamentale è quella di utilizzare password univoche e complesse per tutti gli account, ente.
Il motivo per cui le password devono essere complesse (robuste) è che i malintenzionati utilizzano software che provano in automatico (nel caso di attacchi Brute Force) un gran numero di combinazioni di caratteri nel tentativo di trovare proprio la password da noi utilizzata.
Se utilizzassimo password utilizzando solo due caratteri alfabetici, potremmo scegliere tra 26×26 = 636 combinazioni e quindi di password possibili.
Ma se già utilizzassimo sia caratteri maiuscoli che minuscoli, le password tra cui scegliere sarebbero 52×52= 2704. Aggiungendo numeri e caratteri speciali il numero di password ovviamente aumenta, il calcolo ormai potete farli da soli ..
Ma se utilizzassi anche i caratteri numerici oltre i caratteri alfabetici, le combinazioni salgono a (26 caratteri + 10 numeri), quindi 36×36 pari a circa 2800 miliardi di combinazioni.
All’aumentare del numero di caratteri che costituiscono la password, il numero di combinazioni cresce esponenzialmente tanto che quando creiamo una password lunga 8 caratteri (minuscole, maiuscole, numeri e caratteri speciali), abbiamo 210 miliardi circa di combinazioni e i processori moderni impiegano dai 12 ai 22 minuti per provarle tutte.
Prendete queste cifre con le pinze, perché la potenza di calcolo dei processori migliora costantemente. L’unico modo per aumentare i tempi ad anni anziché minuti è quello di aumentare la lunghezza delle password.
In questo modo, per craccare una password di 12 caratteri, solo caratteri minuscoli, ci vogliono 3 settimane che diventano, se usassimo almeno una lettera maiuscola oltre che caratteri numerici e speciali, ben 34000 anni.
Utilizzando una password lunga 12 caratteri potete essere abbastanza tranquilli che nell’arco della vostra vita non riescano a bucarla.
Per aiutarci a generare password così lunghe (che devono essere univoche e mai ripetersi, ricordate?!) possiamo utilizzare dei software. Esistono, infatti, programmi che generano in automatico password difficili da craccare risparmiandoci la ‘fatica’ di trovare sequenze di caratteri sempre diverse.
Altre soluzioni ci permettono anche di memorizzare gli account e le password che utilizziamo per servizi e software sia sul pc che online, crittandole prima di salvarle. Questi software di solito ci aiutano anche a compilare i campi delle schermate di accesso riempiendoli per noi.
Evita di utilizzare la stessa password per più account in quanto se venisse compromessa, porterebbe i malintenzionati ad avere accesso a più servizi nei quali utilizziamo le stesse credenziali. Scegli combinazioni complesse di lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli. Evita di utilizzare informazioni personali facilmente individuabili come nomi, date di nascita o numeri di telefono.
Altre attività che aiutano a prendersi cura dell’hard disk sono:
Aggiornamenti software
E’ buona pratica installare regolarmente gli upgrade sia del sistema operativo (windows, ad esempio) sia dei programmi utilizzati. Sono disponibili software che scansionano il pc in background alla ricerca dei software installati, cercandone gli aggiornamenti.
Questi programmi possono far parte di suite come Advanced System Care che comprendono più software che si occupano di aspetti diversi del controllo del pc e possono essere gratuiti o a pagamento. Ovviamente le versioni che prevedono l’abbonamento offrono funzioni aggiuntive e/o più performanti.
Nel caso dei software che controllano gli aggiornamenti, di solito riconoscono e controllano un numero maggiore di programmi installati o lo fanno in automatico invece che costringerci ad far eseguire il controllo manualmente..
Quando parlo di aggiornamenti del sistema operativo, ad esempio Windows, non mi riferisco soltanto agli update del sistema ma anche agli aggiornamenti dei driver dei dispositivi installati.
Ci sono software come Driver Booster di IOBIT o Driver Updater di Avast che facilitano il controllo e l’aggiornamento dei driver, evitando la ricerca manuale sui siti dei produttori. Di questi programmi esistono le versioni gratuite e a pagamento.
Le software house produttrici, periodicamente fanno delle offerte in cui comprando i softwares in bundle con altri della casa si riesce ad ottenere uno sconto sensibile, almeno per il primo anno. Si consiglia di attendere le offerte dei produttori per acquistare i software desiderati a prezzi scontati.
Consigli dettati dall’esperienza personale
Anche se a livello personale difficilmente ho necessità di salvare e gestire dati sensibili, utilizzo regolarmente questo genere di soluzioni sia free che a pagamento per aumentare la sicurezza dei dati memorizzati sui dischi.
In base alla mia personale esperienza, maturata in anni di utilizzo, vorrei mettervi in guardia dal fidarvi ciecamente degli aggiornamenti dei driver fatti in automatico dai software. Prima di farlo è necessario sincerarsi che il driver proposto in update sia quello specifico della nostra periferica.
C’è sempre la possibilità di impostare la scansione alla ricerca di driver più aggiornati in automatico, mentre l’aggiornamento verrà eseguito solo dopo il nostro consenso.
A me è capitato che l’aggiornamento di un driver con uno di questi software in versione commerciale abbia portato alla sostituzione del driver funzionante della tastiera di un notebook (Asus ROG Stryx 502) con una versione che non riconosceva più i tasti speciali impedendo, tra le altre cose, la retroilluminazione della tastiera.
Quindi:
Se qualcosa andasse male, si potrà sempre ritornare allo stato precedente (e stabile) del sistema ricaricando il punto di ripristino.
Inoltre, se il software di update sbagliasse regolarmente nel sostituire un driver, c’è sempre la possibilità di far saltare il controllo e l’upgrade di quel particolare driver.
Navigazione sicura
E’ consigliabile evitare siti web sospetti, cliccare con cautela su collegamenti e allegati da fonti sconosciute o non verificate e diffidare da email di phishing.
Per aiutarvi in questo compito sono disponibili plugin per i principali programmi (browser) utilizzati per navigare su internet (Chrome, Firefox, ecc..) che controllano in tempo reale le pagine che visitiamo e le connessioni che apriamo con questi siti in alcuni casi criptandole con una vera e propria VPN e bloccando eventuali malware o altri attacchi che tentano di intrufolarsi nei nostri pc.
Attenzione alle reti pubbliche
Prestare attenzione alle attività svolte utilizzando le reti Wi-Fi pubbliche, evitando di accedere a dati sensibili da queste reti.
Quando ci si connette a internet, è importante distinguere tra reti Wi-Fi pubbliche e private. La scelta della rete a cui collegarsi dipende da diversi fattori, tra cui la sicurezza dei dati e la possibilità di condividere risorse.
Ricapitolando:
- Utilizzare reti Wi-Fi pubbliche solo per attività non sensibili.
- Preferire reti Wi-Fi private quando si gestiscono dati sensibili o si necessita di condividere risorse.
Crittografia
il potere di rendere i tuoi dati inviolabili
La crittografia rappresenta il primo passo fondamentale per aumentare la sicurezza dei dati gestiti. Questo processo trasforma i dati in un formato illeggibile, accessibile solo tramite una password o una chiave di crittografia.
Esistono diverse tecniche di crittografia, ma fondamentalmente possiamo classificarle in:
- Crittografia a chiavi simmetriche
- Crittografia a chiavi asimmetriche
Per implementare la crittografia a chiave simmetrica, è possibile utilizzare algoritmi come AES (Advanced Encryption Standard) e 3DES (Triple Data Encryption Standard).
AES è uno degli algoritmi di crittografia più utilizzati al mondo per proteggere dati sensibili in varie applicazioni e dispositivi.
3DES è un’altra opzione popolare, che si basa su una serie di tre chiavi per garantire una maggiore sicurezza. Viene utilizzata una singola chiave segreta sia per la cifratura che la decifratura dei dati.
La chiave deve essere condivisa in modo sicuro tra mittente e destinatario, il che può rappresentare un problema soprattutto se sono coinvolte molte parti.
Per approfondire l’argomento consiglio di iniziare da https://it.wikipedia.org/wiki/Crittografia
Per la crittografia a chiave asimmetrica, si può fare affidamento su algoritmi come RSA (Rivest–Shamir-Adleman) e ECC (Elliptic Curve Cryptography).
RSA è uno degli algoritmi di crittografia più utilizzati. Tra gli ambiti d’uso c’è la protezione delle transazioni online e la sicurezza delle comunicazioni.
ECC, d’altra parte, è un approccio più avanzato che offre una maggiore efficienza, cioè velocità nel crittografare e decrittare, e sicurezza rispetto ad altri algoritmi. Utilizza una coppia di chiavi: una pubblica per crittografare i dati e una privata per la decrittazione.
Semplificando la logica di funzionamento, la chiave pubblica è accessibile a chiunque dato che viene conservata in appositi server deputati a fornirla ai software che ne fanno richiesta per ‘cifrare’ dati. Questi ultimi potrà leggerli solo il destinatario, possessore della chiave privata che non dovrebbe mai essere condivisa.
I dati vengono cifrati con la chiave pubblica dal mittente e possono essere decifrati solo con la corrispondente chiave privata dal destinatario, che la possiede.
La crittografia a chiave asimmetrica è più lenta rispetto a quella simmetrica, ma è considerata più sicura per attività come la firma digitale.
Esistono diversi software di crittografia, per proteggere i dati sensibili. Ogni sistema operativo propone una o più soluzioni native per crittografare i dati:
BitLocker è la soluzione integrata in Windows per la crittografia completa dei dischi, sia interni che esterni. Maggiori dettagli si potranno trovare all’indirizzo del produttore: https://support.microsoft.com/en-us/windows/turn-on-device-encryption-0c453637-bc88-5f74-5105-741561aae838
FileVault 2 è la soluzione nativa di macOS (Apple) per la crittografia dei dischi su Mac.
Esistono diversi software di terze parti sia commerciali che Open Source. Come esempio cito VeraCrypt, un software open-source multipiattaforma per la crittografia di volumi e file. Per approfondimenti, il sito del progetto è QUESTO
Backup
L’ancora di salvezza in caso di imprevisti
Un backup è una copia di sicurezza dei tuoi file che può essere utilizzata per ripristinarli in caso di perdita o danneggiamento dell’hard disk. Per approfondimenti in generale invito a visitare la pagina di Wikipedia sull’argomento all’indirizzo https://it.wikipedia.org/wiki/Backup
L’attività di backup consiste nel creare regolarmente copie dei dati su un disco esterno o su un servizio cloud garantendo la possibilità di ripristinare i dati in caso di perdita o danneggiamento dell’hard disk. E’ consigliabile conservare una copia dei dati originali anche nel caso si adotti la soluzione di crittografare i dati perché in caso di perdita della chiave di crittografazione, un backup potrebbe essere l’unico modo di recuperarli rapidamente.
Esistono diverse opzioni per il backup, più o meno impegnative:
- Backup locale
- Backup su disco rigido esterno
- Backup su NAS
- Backup online
Backup locale
La soluzione più immediata: consiste nel creare copie dei dati su un’altra partizione dell’hard disk interno. Adottando questa semplice soluzione, se venisse danneggiata la partizione, si potrebbero ripristinare i dati dall’altra. Se però il danno fosse sull’hard disk, quindi hardware, anche la partizione con le copie sarebbe inaccessibile.
Backup su disco rigido esterno
Un’opzione economica e semplice per archiviare i dati localmente.
Backup su NAS
Il NAS (Network Area Storage) può essere collegato ad un singolo computer con un cavo usb o, se collegato con un cavo di rete sarà raggiungibile contemporaneamente da tutti i pc collegati alla stessa rete.
Diversi software offrono funzionalità di backup automatizzate e personalizzabili, tra cui Acronis True Image, un software completo per il backup e il ripristino di sistemi, file e applicazioni. Per approfondimenti sulle funzioni di questo programma si rimanda al sito del produttore.
Un altro software che ci aiuta con la gestione dei backup è Veeam Backup & Replication, una soluzione avanzata per il backup e il disaster recovery di ambienti virtuali e fisici.
La scelta della soluzione di sicurezza dei dati più adatta dipende dalle specifiche esigenze e dal livello di competenza tecnica di chi la gestisce.
Per utenti poco esperti, software come Acronis True Image o Veeam Backup & Replication offrono un’interfaccia intuitiva e funzionalità automatizzate.
Backup online
Una soluzione più sicura consiste nel conservare i dati sensibili o comunque importanti su un server remoto, accessibile da qualsiasi luogo tramite internet.
In tal modo oltre il ripristino dei dati in caso di perdita per cause software o hardware, si garantisce anche il Disaster Recovery, cioè quando il luogo in cui si gestiscono i dati viene colpito da un disastro che danneggia fisicamente l’ambiente (un incendio, una alluvione, ..).
Conservando i dati in un server posizionato in un luogo geograficamente distante magari centinaia di chilometri, è improbabile che anche i server vengano danneggiati da un eventuale evento come un terremoto e la sicurezza dei dati aumenta di conseguenza.
I servizi on line che offrono funzioni di backup, sono diversissimi nei prezzi e nelle funzionalità offerte: sta a noi scegliere quello più soddisfacente le nostre esigenze.
Soluzioni anche gratuite, approcciabili da privati e piccolissime attività in ambito business utilizzatissimi sono:
- Google Drive: https://accounts.google.com/AccountChooser?service=writely
- Dropbox: https://www.dropbox.com/
Servizi di backup cloud
Questi servizi on line vengono gestiti da aziende che si occupano di garantire la disponibilità dei server sui quali vengono salvati i dati e l’adozione delle opportune politiche di privacy e sicurezza atte a soddisfare i requisiti sia di legge che le aspettative di qualità per le aziende, ovviamente dietro abbonamento al servizio stesso.
Sono soluzioni automatiche e scalabili per la protezione dei dati.
Le soluzioni sono numerose, giusto come esempio cito CrashPlan, Servizio di backup cloud affidabile per la protezione di computer e dispositivi mobili. Per avere una panoramica di parte dei servizi disponibili in Italia, consultate anche questo indirizzo https://www.punto-informatico.it/migliori-cloud-storage/
Controllo accessi
Impostare password robuste e abilitare l’autenticazione a due fattori per proteggere l’accesso ai dati sensibili o comunque importanti è una prassi di base che è consigliabile adottare per proteggere l’acceso ai dati.
Una attività passiva che più che controllare, limita le possibilità di accesso comporta evitare di connettersi a reti Wi-Fi pubbliche (non protette) per evitare il rischio di accesso non autorizzato ai dati sensibili. Per evitare questa eventualità è possibile utilizzare reti virtuali private (VPN) per rendere sicura la connessione.
Una VPN, o Virtual Private Network, crea un tunnel sicuro e criptato tra il tuo dispositivo e un server VPN. Questo tunnel maschera l’indirizzo IP e crittografa il traffico internet, rendendo più difficile per chiunque monitorare le attività online o rubare i dati.
In parole semplici, immagina una VPN come un tunnel segreto che ti collega a internet. Invece di inviare i tuoi dati direttamente attraverso la tua connessione internet pubblica, che potrebbe essere vulnerabile a occhi indiscreti, la VPN li invia attraverso il suo tunnel sicuro, proteggendoli da occhi indiscreti e hacker. I vantaggi nell’utilizzo di una VPN sono molteplici:
- Maggiore sicurezza online: Protegge i tuoi dati da hacker e occhi indiscreti
- Maggiore privacy online: Nasconde il tuo indirizzo IP e l’attività di navigazione
- Accesso a contenuti geo-bloccati: Ti permette di aggirare i blocchi geografici e accedere a siti web e servizi non disponibili nella tua regione.
- Maggiore libertà online: Ti permette di navigare in internet in modo anonimo e senza censure.
Esistono soluzioni VPN FREE cioè gratuite che però a mio avviso (e non solo, in base a quello che si legge in rete ..) è sconsigliabile adottare almeno per soluzioni business. Queste VPN infatti rallentano, e di molto, la navigazione su internet perché si appoggiano in genere a pochi server, di solito molto intasati.
Inoltre è necessario consultare e capire bene le condizioni del servizio offerto. Capita, anche per VPN a pagamento il cui costo, non è di solito trascurabile soprattutto per un privato, che il gestore del servizio non garantisca l’anonimato degli utenti.
Ci tengo a ribadire il concetto: alcuni provider di soluzioni VPN forniscono rassicurazioni sulla sicurezza, ma non sulla privacy dei dati che transitano dai loro server.
La VPN ti garantisce che il tunnel non venga ‘bucato’ da terzi indesiderati perché i dati sono criptati, ma il gestore comunque potrebbe vedere i dati che transitano nella VPN in chiaro (non criptati) e se non desse le opportune garanzie …
Per soluzioni più proattive si può pensare ad utilizzare un firewall attivo. Un firewall può aiutare a proteggere il tuo sistema da intrusioni esterne e malware bloccando le connessioni non autorizzate al tuo computer. Assicurati di configurare correttamente il firewall del tuo sistema operativo o utilizzare software dedicati come ZoneAlarm per un’ulteriore protezione.
Per utenti esperti che richiedono un livello di sicurezza ancora maggiore, esistono soluzioni avanzate come Sistemi di rilevamento intrusioni (IDS) che monitorano il traffico di rete e identificano attività sospette che potrebbero indicare un attacco in corso e la Virtualizzazione cioè creare un ambiente virtuale per i dati sensibili che consente di isolarli dal sistema operativo principale, riducendo il rischio di attacchi.
Software di sicurezza
Installare uno o più software di sicurezza affidabili è fondamentale per proteggere l’hard disk da malware, virus e altre minacce online.
Una volta installati questi software, è necessario aggiornarli con regolarità. Intendo sia il programma ma, soprattutto, le definizioni dei virus e malware che vengono aggiornate continuamente.
I software free solitamente non aggiornano questi file automaticamente quindi di tanto in tanto è necessario controllare se vi siano versioni dei file più recenti ed eseguire l’aggiornamento scaricandole tramite il programma (antivirus o antimalware) stesso.
La scansione con un antivirus con definizioni datate non serve quasi a nulla. Idem per l’antimalware.
Personalmente, pur utilizzando un antivirus commerciale che ha già integrato il controllo per i malware, utilizzo anche un antimalware (specializzato a far solo quello) nel mio caso free, dato che sono disponibili parecchie soluzioni efficaci. Non li tengo entrambi attivi in background, per evitare di tenere occupata la RAM e rallentare il processore. Lancio l’antimalware periodicamente e in maniera manuale. Il passaggio alle versioni a pagamento di questi software permette l’utilizzo di routine per il controllo dei file più veloci e magari rimangono sempre attivi in background, funzionalità di upgrade a nuove eventuali versioni e soprattutto delle definizioni dei virus in modo automatico, così come varie, comode, ulteriori funzionalità. Dovete tenere ben in mente che le soluzioni più moderne, anche a pagamento, appesantiscono parecchio il processore perché mantengono attive parecchie funzioni magari non richieste, ad esempio il controllo dello stato di ‘salute’ del disco o l’esistenza di nuove versioni dei software installati sul pc in uso. Personalmente preferisco utilizzare software specializzati per quei compiti specifici. Quindi, ad esempio, utilizzo un programma per controllare l’esistenza di aggiornamenti per i software installati ed un altro per i driver. Un software aggiornato dovrebbe prevedere la correzione di eventuali bug, che magari compromettono la sicurezza del sistema e quindi dei nostri dati.
Scegli software che includano queste funzioni:
- Antivirus: Rileva e rimuove i virus che possono danneggiare il sistema e i dati. https://www.altroconsumo.it/hi-tech/antivirus/comparatore
- Anti-malware: Protegge da software dannosi progettati per rubare informazioni o danneggiare il computer. https://www.avast.com/c-topic-malware
- Firewall: Crea una barriera virtuale per bloccare accessi non autorizzati al tuo sistema. https://en.wikipedia.org/wiki/Firewall_%28computing%29
Tra i software da me provati mi sento di consigliare:
Sicurezza fisica dell’hard disk
Oltre alla protezione digitale, è importante adottare misure di sicurezza fisica per proteggere l’hard disk. Conservare l’hard disk in un luogo sicuro: evitare di lasciare l’hard disk incustodito o in un luogo accessibile a persone non autorizzate.
Nel caso di hard disk esterni privilegiare quelli con guscio protettivo (in gomma o altro materiale) per attutire eventuali urti o acquistarne uno per proteggere un disco rigido di cui si è già in possesso. Acquistare dispositivi certificati IP65, IP67 o IP68 in base al livello di protezione da agenti esterni desiderata.
Questi modelli vengono di solito indicati come ‘RUGGED’ e arrivano a resistere a pressioni di un migliaio di chili, cadute da 1,5 metri e compresi nel prezzo troviamo sistemi per il backup automatico dei dati salvati nel dispositivo, uno o più anni di servizio di recupero dati in caso di guasti e software per crittografare quanto memorizzato.
Conclusione
Proteggere i dati sensibili sull’hard disk è una attività fondamentale nell’era digitale. Adottando le misure di sicurezza adeguate, come la crittografia, il backup e pratiche di sicurezza quotidiane, è possibile minimizzare i rischi e tutelare i propri dati preziosi.
La prevenzione è sempre la migliore arma nel nostro arsenale.