Gli SSD hanno rivoluzionato il mondo della tecnologia, offrendo velocità e affidabilità senza precedenti rispetto ai vecchi dischi rigidi tradizionali. Tuttavia, come ogni tecnologia, ci sono aspetti meno noti che possono influire in modo significativo sulla durata e le prestazioni del disco. Uno di questi è l’over provisioning.
In questo articolo esploreremo nel dettaglio cosa significa over provisioning SSD, perché è importante per la vita e le prestazioni del tuo disco, e come puoi gestirlo per ottenere il massimo dal tuo dispositivo.
Ecco l’indice degli argomenti trattati:
Cos’è l’Over Provisioning negli SSD?
L’over provisioning (abbreviato spesso come OP) è una pratica che consiste nel riservare una parte della memoria disponibile di un SSD per scopi interni, come la gestione dell’usura delle celle di memoria (ssd nand è la tecnologia delle celle di memoria flash utilizzate) e il miglioramento delle prestazioni. Questo spazio riservato non è accessibile agli utenti e viene utilizzato per ottimizzare le aree efficienza e performance SSD.
Gli SSD NAND, che sono il cuore della tecnologia SSD, sono soggetti a un certo livello di usura a ogni ciclo di scrittura. Le memorie SSD nand hanno un numero finito stimato di volte in cui ciascuna cella può essere riscritta. Quando una cella è vuota può memorizzare informazioni senza nessun problema, mentre se la cella è occupata prima di caricare nuovi dati deve essere svuotata dei dati precedenti tramite un ciclo di cancellazione.
Normalmente una memoria SSD ha una vita operativa stimata di circa 10 anni in base al numero di terabyte (TBW) scritti. Ma cosa accade se una cella del chip della scheda SSD non può più essere sovrascritta? Questa viene contrassegnata come danneggiata e sarà, quindi, inutilizzabile. Le celle di memoria si degradano nel tempo, riducendo la capacità complessiva, la durata dell’SSD e a lungo andare le performance ssd ne risentono. Allora come ottimizzare disco ssd riguardo questo aspetto?
L’over provisioning aiuta a mitigare questo problema distribuendo il carico di lavoro su più celle, ottimizzando così l’efficienza del disco e prolungando la sua durata. I produttori hanno deciso di fornire un eccesso di memoria (noto come over provisioning ssd, appunto ) costruendo una capacità extra che l’utente (e il sistema operativo) non vede.
Calcolo dello Spazio Allocato per l’Over Provisioning
Il calcolo dello spazio allocato varia da produttore a produttore. In genere, gli SSD più economici potrebbero avere un over provisioning minimo (circa il 7% dello spazio totale), mentre nei modelli di fascia alta, come gli SSD NVMe o gli SSD M.2 2280, i produttori possono riservare una percentuale maggiore, anche fino al 28%. Questo spazio è usato principalmente per:
Ad esempio, un’unità da 500 GB in realtà ha a disposizione 528 GB di spazio di archiviazione, ma l’utente ne vede solo 500: quei 28 GB in più sono la quantità di over provisioning previste per questa unità. Per questo alcuni utenti possono raggiungere il 100% di utilizzo dello spazio di archiviazione di una memoria SSD ma non aver alcun problema, perché c’è comunque del margine in più a disposizione.
Perché l’Over Provisioning è Importante per la Durata degli SSD?
Gli SSD hanno una durata limitata in termini di cicli di scrittura, quindi una gestione oculata delle celle di memoria è essenziale per allungarne la vita. L’over provisioning aiuta a distribuire uniformemente l’usura su tutte le celle, riducendo la possibilità che alcune vengano sovra sfruttate.
Gli ssd nand prevedono una ulteriore arma per ottimizzare l’area performance ssd. Ogni volta che un file viene scritto o modificato su un disco rigido SSD, il controller deve cancellare i dati vecchi e scrivere quelli nuovi. Questo processo, chiamato TRIM, viene ottimizzato grazie all’over provisioning ssd. In assenza di spazio di riserva, l’SSD potrebbe diventare meno efficiente, rallentando drasticamente.
Un buon livello di over provisioning aiuta anche a prevenire la scrittura amplificata, un fenomeno che si verifica quando l’SSD è pieno e deve eseguire più cicli di scrittura per gestire lo spazio disponibile. Avere un buffer di celle riservate permette di ridurre questo effetto negativo.
Quanto Influisce l’Over Provisioning sulla Velocità di un SSD?
La velocità di un SSD non dipende solo dalle specifiche tecniche del disco (come la tipologia di NAND o la tecnologia NVMe), ma anche da come lo spazio viene gestito internamente. Un disco con un’adeguata quantità di over provisioning sarà in grado di mantenere alte velocità di lettura e scrittura anche dopo anni ed anni di utilizzo.
Quando un SSD è quasi pieno, il controller deve fare più operazioni per trovare celle disponibili. Questo può portare a una riduzione delle performance SSD se lo spazio di riserva è troppo ridotto o inesistente. Un buon livello di over provisioning permette di ridurre i tempi di accesso ai dati e di velocizzare tutte le operazioni di lettura/scrittura.
Se fossi interessato ad argomenti quali ottimizzare disco ssd, nello specifico aumentarne la vita, puoi trovare informazioni utili nell’articolo Hard disk o ssd: strategia efficace per estenderne la durata nel 2024
Come Viene Gestito l’Over Provisioning dai Produttori di SSD?
Ogni produttore di SSD gestisce l’OP in modo leggermente diverso. Alcuni, come Samsung, offrono tool proprietari che permettono agli utenti di controllare e regolare questa funzione. Ad esempio, con il software Samsung Magician, puoi personalizzare il livello di over provisioning del tuo SSD per trovare il giusto equilibrio tra spazio disponibile e prestazioni.
Sotto, la schermata del software installato su un mio pc per gestire il Samsung SSD 970 EVO da 500 GB che utilizzo come disco di sistema. La schermata è quella dedicata a questa funzione, molto semplice ma completa.

Sotto trovate la stessa schermata ma con indicate le aree per me di maggior interesse.
I punti segnati dalla lettera (A) indicano l’oggetto per selezionare l’unità che si vuol gestire e, nella riga sottostante una rappresentazione grafica delle partizioni e la capacità totale del disco. In questo esempio si può notare che, pur essendo l’SSD da 500GB, Samsung Magician ne segnala come disponibili solo 465 perché il sistema di gestione del disco ne ha già riservati una parte proprio per l’OP.
La lettera (B) invece indica l’area da cui si può gestire manualmente l’over provisioning impostando una percentuale di disco che si vuole dedicare mentre il calcolo dei byte corrispondenti lo esegue ed indica il software. Nel mio caso ho dedicato 46 GB alla partizione dedicata.

Altri produttori, come Crucial e Kingston, adottano soluzioni simili con i loro software specifici, come Crucial Storage Executive e Kingston SSD Manager.
In ogni caso, i dischi moderni sono progettati per gestire automaticamente l’over provisioning, ma gli utenti più esperti possono ottimizzare ulteriormente questa funzione manualmente per migliorare la durata e la velocità del disco.
Come Gestire l’Over Provisioning del Proprio SSD?
Se desideri ottimizzare le prestazioni del tuo SSD, puoi gestire manualmente l’over provisioning in vari modi. Uno dei metodi più semplici è lasciare una partizione non allocata. Questo significa non usare una piccola parte dello spazio disponibile, che il controller del disco utilizzerà per gestire l’over provisioning.
Questa attività si può fare direttamente da Windows, sfruttando la voce Gestione Disco. Possiamo accedere a questa funzione facendo clic destro in basso a sinistra sul menu Start e selezionando la voce Gestione disco. Sotto una schermata dal mio monitor sui passi eseguiti per aprire il tool di Windows 11:

Una volta aperta la finestra del gestore, identifichiamo l’SSD tra tutti i dischi presenti, facciamo clic destro sulla partizione identificata come (C:) e selezioniamo la voce Riduci volume.
Allego la schermata del software GESTIONE DISCO con già selezionato il disco C:. Potete notare, nel mio caso, il rettangolo a destra del disco C, segnato come area non allocata di 46,58 GB che è lo spazio (10%) che ho deciso di allocare sul mio ssd, come si può leggere nella seconda schermata relativa al software Samsung Magician che ho già inserito nell’articolo.

A questo punto effettuiamo un calcolo, anche con la calcolatrice integrata nel sistema: sottraiamo alla capienza reale del disco il 7%, quindi convertiamo il valore in GB in MB, così da poterlo inserire all’interno della finestra di riduzione che comparirà.
Per ridurre lo spazio della partizione per creare uno spazio non allocato per pescare celle integre per l’over provisioning è sufficiente selezionare l’opzione ‘Riduci volume’ come indicato nella schermata sotto:

Al termine della configurazione facciamo clic su Riduci e attendiamo qualche minuto; al termine vedremo lo spazio non allocato alla destra della partizione C:, che verrà utilizzato in maniera automatica dall’SSD come Over Provisioning (comparirà come una partizione nera con la scritta Non allocata).

Ad esempio, se hai un SSD da 1 TB, potresti decidere di non partizionare gli ultimi 100 GB. Questo spazio fungerà da buffer per il controller, migliorando la gestione delle celle di memoria e aumentando sia la velocità che la durata del disco.
Software per Gestire l’OP
Se preferisci utilizzare strumenti dedicati per la gestione dell’OP, ci sono diverse opzioni, sia gratuite che a pagamento:
Samsung Magician: Un software gratuito e molto popolare per la gestione degli SSD Samsung. Oltre a regolare l’over provisioning, ti permette di monitorare lo stato di salute del disco e di ottimizzare le prestazioni.
Crucial Storage Executive: Questo tool è specifico per gli SSD Crucial e offre una gamma di funzionalità, tra cui l’ottimizzazione dell’OP, la cancellazione sicura e il monitoraggio dello stato dell’unità.
Kingston SSD Manager: Anche Kingston offre un software proprietario per gestire i propri dischi SSD. L’applicazione consente di monitorare le prestazioni e di regolare il livello di OP.
SSD Tweaker: Un’ottima opzione gratuita per chi cerca una soluzione versatile. SSD Tweaker offre una serie di opzioni per ottimizzare il sistema e il disco, inclusa la gestione dell’OP.
Parted Magic: Anche se non gratuito, è un’ottima soluzione per chi vuole un tool completo per la gestione e l’ottimizzazione degli SSD. Parted Magic include strumenti per il controllo dell’OP e il monitoraggio dello stato del disco.
Io ho utilizzato e consiglio di utilizzare EaseUS Partition Master. Il software ha una interfaccia gradevole e molto semplice: è sufficiente fare clic destro sulla partizione C: e utilizzare la voce Estendi/Riduci il volume, così da impostare una capienza inferiore e ottenere lo spazio necessario per l’OP.

Soluzioni Free e Open Source Se stai cercando opzioni open source o completamente gratuite, purtroppo il mercato non offre molte alternative con supporto specifico per la gestione dell’OP. Tuttavia, strumenti come GParted possono essere utilizzati per gestire le partizioni e riservare spazio non allocato per un over provisioning manuale. Anche hdparm, un tool da riga di comando, può essere utile per monitorare alcune funzioni avanzate degli SSD, sebbene non offra un’interfaccia amichevole come i software proprietari.
Quanto Influisce l’Over Provisioning sulla Durata e Velocità di un SSD?
La gestione intelligente dell’over provisioning può fare una grande differenza nella durata del disco, specialmente in contesti di utilizzo intensivo come il gaming, il video editing o l’utilizzo di workstation grafiche, in pratica in quelle attività che comportano frequenti operazioni di lettura e scrittura. La possibilità di ridistribuire uniformemente l’usura su un maggior numero di celle di memoria consente di prolungare la vita dell’SSD, riducendo al minimo i problemi legati all’usura prematura.
Inoltre, un buon over provisioning può migliorare notevolmente le prestazioni dell’SSD, garantendo velocità elevate anche quando l’unità è quasi piena.
In effetti il riempimento determina cali di prestazioni, ma che dipendono dal controller. Ad esempio qualche anno fa il Sandforce era quello che subiva maggiori cali di prestazioni mentre quello utilizzato sui dischi Samsung non avevano cali significativi di prestazioni legate al riempimento del disco.
Questo è particolarmente importante per chi utilizza il disco come unità di sistema su macchine Windows 11, dove la scrittura e la lettura costante dei dati possono influire sul funzionamento del sistema operativo.
Per concludere
L’over provisioning è un aspetto cruciale per garantire che il tuo SSD funzioni sempre al massimo delle sue capacità, sia in termini di velocità che di durata. Sebbene molti produttori di SSD gestiscano questa funzione automaticamente, puoi ottimizzare ulteriormente il tuo dispositivo gestendo manualmente lo spazio di riserva o utilizzando software dedicati.
Se stai cercando di ottimizzare il tuo SSD per il gaming o per applicazioni pesanti, assicurati di dedicare attenzione a questa funzione dei dischi ssd. Questo semplice accorgimento può fare una grande differenza nelle prestazioni a lungo termine del tuo disco.
FAQ
Cos’è l’Over Provisioning in un SSD?
L’OP è una tecnica utilizzata nei dischi SSD che riserva una parte dello spazio di archiviazione per migliorare la gestione delle celle di memoria e ottimizzare le prestazioni del disco. Questa porzione di memoria non è accessibile agli utenti e viene usata dal controller SSD per distribuire l’usura in modo uniforme, aumentare la durata del disco e migliorare la velocità.
Come posso sapere se il mio SSD ha un Over Provisioning attivo?
Molti SSD moderni includono automaticamente l’OP, ma puoi verificarlo o modificarlo utilizzando software specifici forniti dal produttore del disco. Programmi come Samsung Magician, Crucial Storage Executive o Kingston SSD Manager ti permettono di visualizzare le impostazioni relative a questa funzionalità e di modificarle secondo le tue necessità.
Posso aumentare l’Over Provisioning di un SSD già in uso?
Sì, è possibile aumentarlo anche su un SSD già in uso. Una delle tecniche più comuni è ridurre la dimensione delle partizioni esistenti per creare uno spazio non allocato. Puoi farlo utilizzando strumenti di gestione del disco inclusi in Windows o software dedicati come GParted o i tool forniti dal produttore dell’SSD.
Qual è il livello ottimale di Over Provisioning per un SSD?
Il livello ottimale di Over Provisioning dipende dall’uso che fai dell’SSD. Un valore predefinito tipico è del 7% dello spazio totale, che è sufficiente per la maggior parte degli utenti. Tuttavia, per utilizzi più intensivi, come gaming o editing video, potresti considerare di aumentare la percentuale di over provisioning fino al 20-28% per migliorare la durata e le prestazioni.
Come posso impostare manualmente l’Over Provisioning sul mio SSD?
Puoi gestire l’OP lasciando una partizione non allocata. Questo significa che, durante la configurazione o la formattazione dell’SSD, puoi scegliere di non utilizzare una parte dello spazio totale. Il controller del disco utilizzerà questo spazio per le operazioni interne, migliorando le prestazioni e la durata del disco.
L’Over Provisioning migliora davvero la velocità dell’SSD?
Sì, un buon livello di spazio dedicato alla gestione dell’OP aiuta a mantenere elevate le prestazioni del disco. Quando lo spazio su un SSD si avvicina al massimo, le operazioni di scrittura possono rallentare poiché il controller deve cercare celle libere. L’OP risolve questo problema riservando sempre un buffer di celle libere, accelerando i tempi di risposta.
L’Over Provisioning è necessario anche su un SSD NVMe?
Anche se gli SSD NVMe sono noti per le loro prestazioni eccezionali, questa funzione è altrettanto utile. Questo tipo di dischi gestisce grandi volumi di dati in modo estremamente rapido, ma la gestione efficiente delle celle e la prevenzione dell’usura rimangono critiche per garantire durata e velocità nel tempo. L’OP aiuta a preservare queste caratteristiche anche negli SSD NVMe.
Quali sono i migliori software per gestire l’Over Provisioning?
Alcuni dei migliori software per gestire questa funzione al meglio includono:
– Samsung Magician per SSD Samsung
– Crucial Storage Executive per SSD Crucial
– Kingston SSD Manager per SSD Kingston
– SSD Tweaker per una gestione generale degli SSD
– GParted per una soluzione open source di gestione delle partizioni
– EaseUS Partition Manager
Molti di questi software sono gratuiti e offrono funzionalità avanzate per monitorare e ottimizzare le prestazioni del disco.
Se lascio troppo spazio per l’Over Provisioning, rischio di perdere capacità utilizzabile?
Sì, ma dipende dalle tue priorità. Più spazio dedichi all’OP, meno ne avrai a disposizione per i tuoi file. Tuttavia, questo sacrificio può tradursi in una maggiore durata dell’SSD e prestazioni più stabili, soprattutto se il disco viene usato in modo intensivo. Se usi l’SSD solo per attività leggere, come navigare su internet o lavorare su documenti, non è necessario riservare una grande quantità di spazio.
L’Over Provisioning è compatibile con SSD esterni o portatili?
Gli SSD portatili beneficiano della funzione esattamente come gli SSD interni. Tuttavia, la gestione dell’OP sugli SSD esterni può dipendere dal tipo di connessione e dal controller usato. Se il produttore fornisce un software per la gestione del disco, puoi utilizzarlo anche per gli SSD esterni. In alternativa, puoi creare una partizione non allocata per garantire una gestione ottimale delle prestazioni.